Onartuzumab in combinazione con Erlotinib in pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule in stadio avanzato


Un aumento del segnale fattore di crescita degli epatociti / MET è associato a una prognosi non-favorevole e a una acquisizione di resistenza ai farmaci diretti contro il recettore del fattore di crescita dell’epidermide ( EGFR ) in pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule.

Uno studio ha valutato se la doppia inibizione MET/EGFR possa portare a un beneficio clinico nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule.

Pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ricorrente sono stati assegnati in maniera casuale e in un rapporto 1:1 a ricevere Onartuzumab ( MetMab ) più Erlotinib ( Tarceva ) oppure placebo più Erlotinib e alla progressione era consentito il passaggio all’altro gruppo.

Il tessuto tumorale era necessario per la valutazione dello status di MET mediante immunoistochimica.

Gli endpoint coprimari erano la sopravvivenza libera da progressione nella popolazione per intent-to-treat e in quella positiva per MET ( MET positiva nella immunoistochimica diagnostica ); endpoint aggiuntivi includevano sopravvivenza generale, tasso di risposta oggettiva e sicurezza.

Non sono stati osservati miglioramenti nella sopravvivenza libera da progressione o nella sopravvivenza generale nella popolazione per intent-to-treat ( n=137; hazard ratio [ HR ] sopravvivenza libera da progressione, 1.09; P=0.69; HR sopravvivenza generale, 0.80; P=0.34 ).

I pazienti MET-positivi ( n=66 ) trattati con Erlotinib più Onartuzumab hanno mostrato un miglioramento sia nella sopravvivenza libera da progressione ( HR=0.53; P=0.04 ) sia nella sopravvivenza generale ( HR=0.37; P=0.002 ).

Di contro, gli esiti clinici sono risultati peggiori nei pazienti MET-negativi trattati con Onartuzumab più Erlotinib ( n=62; HR sopravvivenza libera da progressione, 1.82; P=0.05; HR sopravvivenza generale, 1.78; P=0.16 ).

I pazienti di controllo MET-positivi hanno mostrato esiti peggiori rispetto a quelli di controllo MET-negativi ( n=62; HR sopravvivenza libera da progressione, 1.71; P=0.06; HR sopravvivenza generale, 2.61; P=0.004 ).

L’incidenza di edema periferico è aumentata nei pazienti trattati con Onartuzumab.

In conclusione, il trattamento con Onartuzumab più Erlotinib è risultato associato a una migliore sopravvivenza libera da progressione e sopravvivenza generale nella popolazione MET-positiva.
Questi risultati combinati con gli esiti peggiori osservati nei pazienti MET-negativi trattati con Onartuzumab hanno messo in luce l’importanza dei test diagnostici nello sviluppo dei farmaci. ( Xagena2013 )

Spigel DR et al, J Clin Oncol 2013; 31: 4105-4114

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